Dentro un giglio,dopo la prigione
Interrompo i discorsi introduttivi per dare una notizia (più o meno...):quella che potrebbe essere una delle nostre bandiere,sicuramente la nostra mascotte,la bella (anche se dai lineamenti piuttosto marcati) Paris Hilton è volata alle Hawaii per ritemprarsi dalla dura permanenza in prigione.Auguro a Paris un felice soggiorno nell'Aloha State,e un buon 4 Luglio.Diceva Charlie Chaplin che essere alle Hawaii è un po' come trovarsi imprigionati dentro un giglio.Sicuramente meglio di una galera,soprattutto per chi è abituato alla libertà come la nostra Paris e come in generale chi si dedica alle proprie passioni per tutto o quasi tutto il tempo.Ora ci sarà qualcuno che dirà:"Le ha fatto bene,così capirà cos'è la vita".Perché,l'otium non è vita?Noi pensiamo,guarda un po',che sia la vera vita.Quello che loro chiamano vita è morte dell'anima.Infatti guardateli,quelli che dicono così:fanno schifo e pietà,cadaveri ambulanti,forse dal giorno in cui sono nati,perché non hanno mai conosciuto una vita diversa.
Non che io sottoscriva in pieno la vita che fa Paris,anzi,non so se riuscirei a resistere a tutte quelle feste,magari con perfetti sconosciuti che non fanno altro che sparlare di te e guardarti male.Ma lei è una che ce l'ha fatta.Una di noi.Forza,Paris,vivi la tua vita,godi,alla faccia delle casalinghe di Voghera che sbavano a vedere le persone fortunate e che hanno il coraggio di sbandierare la propria "diversità".Sei una grande.Loro non sanno niente di cosa vuol dire essere in galera,sia pure in cella singola (come,secondo me,dovrebbe stare anche il peggiore dei criminali;la privazione della libertà è già una punizione durissima).Sii fiera del privilegio che ti hanno accordato.Sputa su chi ti insulta.E se vuoi un appuntamento con me,contattami attraverso il blog...
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